Archive

Category Archives for "Uncategorized"

Web marketing turistico e coronavirus: 13 cose da fare per il turismo in crisi

Web marketing turistico
e coronavirus: 
13 cose da fare 
per il turismo in crisi

Negli ultimi giorni l’impatto del coronavirus ha completamente stravolto il mondo del marketing turistico. Ed anche le nostre abitudini, i nostri spostamenti e tutta la nostra vita.

Solamente qualche settimana fa stavo programmando una permanenza di alcuni giorni in Trentino, nel cuore delle Dolomiti, dove con alcuni soci ho fondato una agenzia di Web Marketing Turistico.

La “gita” sarebbe stata l’occasione per lavorare su alcune strategie di marketing da presentare agli albergatori della Val di Fassa. Ma naturalmente speravo anche di sciare nel magnifico comprensorio del Dolomiti Superski. Unire l’utile al dilettevole insomma…

E poi è arrivato il Coronavirus. E tutto è cambiato. Stazioni sciistiche chiuse. Quarantena forzata. Un intero paese bloccato. Chi avrebbe mai potuto dirlo solamente un mese fa?

Il coronavirus per il turismo è stata chiaramente una batosta colossale. E’ stato il primo settore economico ad essere colpito e non si vede una via d’uscita a breve.

Questo ha fatto precipitare molti albergatori, molti ristoratori ed un notevole numero di professionisti e lavoratori dell’indotto nella crisi più grave dalla fine della II Guerra Mondiale.

Ma c’è sempre speranza…

Innanzitutto l’Italia è e sarà sempre il paese più bello del Mondo.

Nonostante le polemiche di qualche giorno fa (la caccia all’untore di chi voleva sottrarci preziose quote di mercato, come Francia e Spagna) ora che tutti stanno subendo la stessa crisi la percezione cambia a livello planetario

Le nostre bellezze naturali, artistiche ed enogastronomiche continueranno ad attrarre turisti da ogni angolo del Pianeta. Ed appena questa crisi finirà, proprio il turismo sarà uno dei settori che più velocemente esploderà al rialzo.

Inoltre a causa della “bellezza” che ci circonda non ci siamo mai preoccupati di investire nel marketing per il turismo. Mentre altri paesi lo hanno fatto e sono attualmente molto più avanti di noi.

Se recuperiamo il tempo perduto possiamo fare un enorme balzo in avanti e ripartire con ancora più decisione una volta che la crisi sarà finita.

Per questo motivo ho preparato 13 consigli su cosa fare per il turismo durante il coronavirus. Spero con questo mio contributo da esperto di web marketing turistico di dare loro alcuni elementi di riflessione e spunti pratici per gestire la crisi

13 Attività di Web Marketing Turistico per gestire la crisi

1 - Non stare fermi, ma prepararsi al dopo

La prima cosa che è necessario comprendere è anche la più importante di tutte: devi stare a casa ma non puoi stare fermo.

A meno che tu abbia già deciso di chiudere (ragionamento che per alcuni potrebbe essere una scelta logica, per molti altri purtroppo una necessità) devi assolutamente mettere in campo le tue migliori risorse mentali per gestire la situazione e prepararti al futuro.

Provo a dirlo in modo più chiaro:

  • Disperarsi per la situazione non aiuterà
  • Lamentarsi del governo non cambierà le cose
  • Giudicare l’operato delle istituzioni non farà tornare i turisti

La verità, non posso nasconderlo, è che molte aziende falliranno (non solo nel turismo) e che solo i più preparati sopravviveranno. Perciò continua a leggere e concentrati, così da rimanere fra coloro che avranno più possibilità di ripartire.

2 - Controllare che le proprie infrastrutture digitali siano ok

Non si sa quando arriverà la ripresa. Ma quando arriverà bisognerà che tu sia pronto ad intercettarla. Ciò significa che le tue infrastrutture di web marketing turistico dovranno essere “allo stato dell’arte”.

Perché le infrastrutture digitali?

Perché il turismo, già prima di questa crisi era tra i settori a maggior tasso di prenotazione e consumo online. Dopo il coronavirus lo sarà ancora di più.

Pensaci… siamo bloccati tutti i giorni in casa a guardare freneticamente internet e social network. Nelle prossime settimane diventeremo totalmente dipendenti dal digitale, ancora più di prima.. Il mondo cambierà e diventerà ancora più “mobile”.

Per questo motivo devi assicurarti che:

  • Il tuo sito sia moderno, ben navigabile e ottimo sui cellulari
  • I social network comunichino adeguatamente chi sei, cosa fai e perché i turisti dovrebbero venire da te
  • La tua Web Reputation, ovvero le recensioni sui canali di recensioni online e sulle OTA, sia eccellente
  • Le tue campagne di marketing e advertising riescano ad attrarre il pubblico giusto per te ed ad incuriosirlo abbastanza da farli atterrare sulle tue proprietà

Perciò, ora che hai molto tempo a disposizione, approfittane per fare un check completo della tua situazione digitale. Ora più che mai questo elemento sarà fondamentale

3 - Investire nel marketing

Se le tue infrastrutture digitali sono già a posto, allora puoi pensare di investire nel web marketing turistico.

Si tratta di un’attività che forse finora hai sempre sottovalutato. Anzi, se sei iscritto alle OTA hai sempre delegato questa componente strategica del tuo business a Booking, AirBnb, Trivago, TripAdvisor ecc.…

In pratica hai dato a qualcun altro l’unico vero compito che dovrebbe essere tipico di ogni imprenditore: trovare nuovi clienti

Poi succede che Booking, come in seguito alla crisi Coronavirus, dimostra qual è l’unica cosa che conta per lui: i SUOI clienti. Quelli che prenotano nella TUA struttura attraverso le SUE pagine. E ti impone rimborsi selvaggi e clausole che vanno tutte contro di te.

Cose che devi necessariamente accettare perché le tue prenotazioni dipendono in larga misura proprio dal colosso Olandese.

Tutto ciò non accadrebbe se tu avessi un TUO sistema di marketing turistico, che attraverso TUE campagne opportunamente ottimizzate ti permettesse di acquisire clienti TUOI in modo prevedibile e misurabile.

Sei ancora in tempo per farlo. Ma devi cominciare a pensarci ora. Sfrutta questa difficoltà globale come un “vantaggio” rivedendo le tue strategie di marketing oppure, se ancora non ce l’hai, creandone una ad hoc.

4 - Fatti vedere con costanza

Cosa fare per il turismo durante in Coronavirus?

Il fatto che la tua struttura sia chiusa o vuota non significa che non devi più farti vedere. Molti tuoi clienti probabilmente si chiedono se sei aperto, se stai bene, se dalle tue parti è tutto ok...

Quindi è già una buona norma farti vedere e far sapere a tutti coloro che ti conoscono che ci sei, che anche tu stai stringendo i denti per il brutto momento ma che non vedi l’ora di poterli riabbracciare appena tutto sarà finito.

Inoltre in questo momento siamo tutti a casa ed abbiamo un sacco di tempo libero. Farsi vedere con dei post intelligenti e mirati sui social significa entrare in contatto con molta gente che magari ancora non ti conosce ma che potrebbe aver voglia di farlo.

Una strategia di marketing turistico da non sottovalutare

E poi non tutti sono preoccupati. C’è probabilmente chi sta già pensando alle vacanze e se catturi la sua attenzione ora potrebbe ricordarsi di te quando verrà il momento.

 

5 - Non abbassare i prezzi

Un errore che ho visto fare spesso in questi giorni è quello di abbassare i prezzi sperando così di intercettare la domanda bassa del momento. E’ un errore grave per tre motivi importanti:

  • Il problema attuale non dipende in alcun modo dal prezzo. E’ invece un crollo della domanda per causa di forza maggiore. Abbassare il prezzo ora è come proporre un’ottima pizza a chi sta morendo di sete. Inutile, dannoso e fuori contesto
  • Questa strategia sul lungo periodo può provocare un solo risultato: distruggere il tuo Brand. Infatti nel momento in cui una struttura turistica abbassa i prezzi va immediatamente  a de-posizionarsi perdendo lo status che si è costruita nel tempo ed andando a fare concorrenza a strutture di qualità inferiore.

E’ possibile che venga il momento di abbassare i prezzi in futuro. Ma adesso non è sicuramente il momento

6 - Alcune offerte possono avere senso.

Quello che invece potresti fare è creare alcune offerte molto precise che ti possano fornire un minimo di liquidità, merce rara e di grande importanza di questi tempi.

La quarantena aumenta clamorosamente la voglia di uscire e di festeggiare. E’ probabile che quando tutto sarà finito, se i tempi saranno contenuti, ci sarà un’esplosione di domanda.

Puoi intercettare una parte di quella domanda già ora, proponendo offerte per un periodo avanzato dell’anno e facendoti dare un piccolo anticipo che puoi usare per ricavare flusso di cassa.

Devi stare molto attento alle clausole di cancellazione. Ma puoi anche aggirare il problema creando coupon che a fronte di una caparra immediata danno diritto all’accesso alla struttura in qualunque momento

7 - Rivedi la gestione ed i conti

In questo punto usciamo dal marketing ed entriamo nel management. Ti ho già detto che il futuro non sarà facile. Ma ciò non vuol dire che non lo si possa pianificare

Infatti prevedere che cosa potrà accadere ti mette immediatamente in posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza.

Ecco cosa devi fare: immagina 3 possibile scenari.

  • Uno scenario OTTIMISTA, nel quale la crisi finisce a maggio.
  • Uno scenario NEUTRO, nel quale la crisi finisce a giugno
  • Uno scenario PESSIMISTA, nel quale se ne riparla a inizio 2021

Il tuo obiettivo deve essere quello di sopravvivere e di agganciare la ripresa.

Come puoi fare? Ragiona su tutte le tue possibilità. Poi immagina quello che farai in ognuno degli scenari:

  • Quale costi puoi spostare in un altro momento?
  • Quali fornitori meritano di essere pagati regolarmente e a quali invece proporrai dilazioni o ritardi?
  • Come gestirai il personale?
  • Quali strumenti di tutela ha messo a disposizione il goeverno e come li userai?

Non sono risposte facili. Ma provare a dare una risposta è meglio che non fare nulla. Quello che devi fare non è lamentarti ma prepararti. Devi trovare il punto di pareggio in ognuno dei 3 scenari possibili

8 - Ragiona sugli andamenti internazionali

Che ti piaccia o no c’è qualcosa di cui possiamo davvero vantarci: il modello italiano per la gestione dell’epidemia.

Infatti uno dopo l’altro, tutti i principali paesi del mondo stanno replicando, passo dopo passo, esattamente lo stesso sistema di “chiusura” che hanno messo in piedi gli italiani.

Tutto ciò ha ripercussioni che stanno davvero cambiando il mondo e che lasciano il posto a conseguenze del tutto imprevedibili. Basti pensare che nel momento in cui scrivo più di 10 paesi europei hanno ripristinato le frontiere ai confini.

Che ripercussioni ha tale fenomeno sul Turismo? Una conseguenza è chiarissima: quest’anno potremo scordarci totalmente il turismo estero.

Fino a qualche settimana fa la motivazione era agghiacciante: era passata l’idea che l’Italia fosse l’untore del Mondo.

Oggi in realtà la percezione è totalmente diversa. Siamo tutti sulla stessa barca, si prospettano mesi di quarantena globale e un ritorno prepotente del nazionalismo.

Significa che il turismo in Italia probabilmente quest’anno si baserà quasi totalmente sul consumo interno. E forse (ci sarebbe d augurarselo) su quello cinese.

Come impatta questo suoi tuoi conti? Ragionaci attentamente

Considera anche che il turista italiano (o quello cinese) è tendenzialmente diverso da quello europeo

Puoi cambiare target riposizionando l’attività per accogliere prevalentemente turisti in lingua italiana? Quali cambiamenti dovrai apportare al tuo modello di business per sfruttare questa nuova situazione?

9 - Differenziarsi

Tutti gli esperti sono concordi: anche quando riprenderà il mercato non avrà quell’eccesso di domanda che ha caratterizzato gli ultimi anni. Possiamo dimenticarci l’over-tourism.

Nelle fasi iniziali della ripresa sarà necessario andare a prendersi i clienti uno per uno sottraendoli alla concorrenza.

Il primo passo per farlo è differenziarsi.

Non c’è più tempo di quelle strutture che puntano ad accogliere “un po' tutti”. Bisognerà invece rivolgersi prevalentemente ad uno ed un solo target, cercando di diventare il leader, nella propria posizione geografica, per quel particolare segmento di clientela turistica.

Anche in questo caso si tratta di marketing. Lo studio del posizionamento di mercato è il primo passo di ogni piano di marketing

Ecco alcune domande che possono aiutarti a capire meglio:

  • Chi sono i miei clienti storici?
  • Chi sono i clienti che mi danno più fatturato e soprattutto margine?
  • Chi vorrei provare ad attirare in virtù di un maggiore profitto potenziale?

Ragiona: se hai sempre voluto cambiare target e non lo hai mai fato, questo potrebbe essere il momento migliore per farlo.

10 - Migliora i processi aziendali

Quante volte ti sei lamentato del fatto che non hai mai tempo per fare certe cose?

Sempre presi come eravamo a lavorare in regime d’emergenza ed a sistemare i vari casini dell’attività, abbiamo accumulato nel tempo una lunga serie di attività da fare, anche importati e strategiche.

Ecco… ora hai tutto il tempo che desideri. E zero scuse.

Ma non solo! Puoi sfruttare il momento per alcune attività che ti aiuteranno a trasformare la tua attività da “gestione familiare” ad una “gestione aziendale”

Sto parlando di processi, protocolli e sistemi di lavoro.

  • Hai una manuale delle procedure aziendali?
  • Hai un sistema di documenti che spiega come fare le cose, all’interno della tua struttura, senza che ci debba sempre essere tu a spiegare come vanno fatte le cose?
  • Hai una struttura di comando gerarchica nella tua struttura?

Avere un sistema di questo tipo è quello che ti permette di delegare le attività con successo. Di emancipare la tua azienda dalla tua persona e di fare si che non debba sempre essere tu al centro di ogni attività.

Lo dico in modo diverso: il tuo compito è quello di gestire l’attività da un punto di vista economico finanziario e di fare marketing per trovare nuovi clienti, non aggiustare il rubinetto che perde o fare le fatture.

E’ necessario che in azienda ognuno sappia cosa fare e che ci siano persone che, basandosi su procedure scritte, sappiano formare il nuovo personale, così da rendere superflua la tua presenza.

Non c’è mai stato momento migliore di adesso per farlo.

11 - Marketing territoriale

Questa crisi deve anche farci ripensare il modo in cui noi italiani facciamo turismo. Bisogna in particolare pensare in maniera importanti al marketing territoriale ed al marketing di destinazione.

Sono troppo pochi infatti gli esempi in Italia nei quali strutture, imprenditori, comunità ed istituzioni collaborano all’unisono per accrescere la bellezza e l’offerta turistica delle nostre destinazioni.

Bisogna pensare al fatto che l’unione fa davvero la forza e che l’unione di tutti produce un risultato superiore alla somma dei singoli.

Fai rete con i tuoi colleghi. Trovate insieme soluzioni per arricchire l’offerta turistica della tua zona. Proponete alle vostre istituzioni di investire nel marketing di destinazione.

Ne guadagnerete tutti.

12 - Non fermare le campagne, ma rendile più efficienti

Adesso qualche suggerimento pratico per chi ha già campagne di marketing che funzionano e che magari rendono bene. Ecco alcuni consigli che ho visto funzionare in questo periodo:

  • Non fermare le campagne Google Search: chi sta cercando una destinazione o un particolare Brand turistico sa bene quale è la situazione e la accetta comunque. Potrebbe quindi essere interessato a visitare la tua struttura e perché no… ad approfittare di eventuali offerte mirate
  • Riattiva le Ad su Facebook, se le avevi interrotte. Come detto in precedenza è importante farsi vedere come aperti e attivi. Inoltre l’algoritmo di Facebook privilegia la continuità, per ottimizzare continuamente il modo in cui la piattaforma vuole continuità di budget
  • Porta avanti le campagne che attraggono visitatori sul sito. E’ molto importante per allenare il pixel di Facebook e accrescere la Awareness del Brand in vista di una futura ripresa
  • Modera le campagne a conversione. Finchè siamo nel pieno della crisi le conversioni saranno pochissime e rischi di aumentare eccessivamente il costo, danneggiando per dipiù le perforamnce a livello statistico
  • Rifletti attentamente sulle campagne estere. Nei prossimi mesi ci saranno grossi problemi di chiusura delle frontiere. Non si può dire che cosa accadrà.

Ricorda che il Marketing è un processo ed ha bisogno di tempo e costanza. Anche durante le crisi.

13 – Non sopravvive il più forte ma chi si adatta meglio

In quest’ultimo punto torno a ribadire quanto detto all’inizio. Sebbene questo momento sembri tragico (e per certi versi lo sia), le crisi esistono da sempre. Ed hanno tutte una caratteristica comune: quando ci sei dentro sembra impossibile rivedere la luce.

In verità la luce c’è e ci sarà sempre, come c’è sempre stata. Solo che sarà una lue probabilmente diversa da quella esistente prima della crisi.

L’Italia ha caratteristiche uniche al Mondo. E continuerà ad averle anche quando il Coronavirus sarà un brutto ricordo. Tuttavia è necessario che il nostro modello di ospitalità cambi e diventi più efficiente e moderno.

Ricorda: durante questi momenti di difficoltà non sopravvive il più forte ma quello che si adatta meglio.

Adattarsi in questo momento significa non fermarsi ma bensì ragionare con senso critico, avere lungimiranza e progettare la ripartenza.

Studiare, fare analisi, affidarsi a consulenti preparati, analizzare il proprio database clienti, ipotizzare scenari e fare previsioni… sono tutte attività che faranno la differenza nel nuovo mondo che ci attende e che daranno a chi pianifica in anticipo la possibilità di prosperare appena tutto questo incubo sarà finito.

Sei un albergatore che riceve prenotazioni dai grandi portali online? Scopri questi 7 costi nascosti

Sei un albergatore che riceve prenotazioni dai grandi portali online? 
Scopri questi 7 costi nascosti

Diciamolo molto francamente: ottenere prenotazioni e clienti senza investire nel marketing e nella ricerca di nuovi clienti sembra a prima vista un servizio davvero allettante per un albergatore

Qualcosa di meno a cui pensare. Giusto? Ancora meglio se tutto questo avviene a fronte di commissioni apparentemente modeste, tra il 15 ed il 18%. Sembrerebbe un vero affare...

Ma è davvero così?

Sei proprio sicuro che siano solo quelli i costi?

Se ci pensi attentamente scoprirai che in realtà i costi di questi portali online sono notevolmente superiori a quelli che vengono indicati nei termini di servizio. Abbastanza da far rabbrividire.

E non parliamo solo di costi monetari. Ma anche di una serie di costi indiretti che possono addirittura minacciare la tua attività sul lungo periodo.

Per aiutarti ad individuare questi costi “nascosti” abbiamo deciso di fornirti 7 esempi che devi assolutamente conoscere prima di affidarti completamente alle OTA (i grandi portali come Booking o Expedia) per le tue prenotazioni.

Costo 1:  Il danno al tuo Brand

Le grandi agenzie on-line (OTA - Online Travel Agency) ti promettono di portare molte prenotazioni e clienti. Ed in effetti lo fanno. Ma nel farlo ti mettono in competizione diretta con tutte le altre strutture della tua zona. Sembra controintuitivo eppure è proprio così. 

Se sei iscritto a booking può verificare tutto questo semplicemente andando su Google e cercando il nome del tuo Hotel. Noi lo abbiamo fatto con un hotel molto famoso di una località del Trentino distante dalla Val di Fassa

Come puoi vedere booking è presente come primo risultato di ricerca grazie all’utilizzo delle inserzioni a pagamento di Google. Qual è il problema di tutto questo? Che chi cerca il tuo hotel clicca sull’annuncio e una volta atterrato sul portale vede si la scheda del tuo hotel ma messa in competizione con altre 175 strutture trovate nella stessa zona.

In pratica anche se qualcuno ti conosce ed è intenzionato a venire nel tuo hotel, adesso si trova a poter fare due scelte, entrambe negative per te:

  • Può scegliere di valutare altre strutture con caratteristiche molto simile alla tua (poiché Booking sa bene quali caratteristiche hanno in comune i diversi hotel)
  • Nel caso in cui decidesse di prenotare da te attraverso il portale dovrai pagare le commissioni a Booking

Due piccioni con una fava, ma al contrario.

Ci avevi mai pensato?

Costo 2: Non sei più unico nè differente

Se il tuo hotel è su booking, agli occhi del potenziale cliente appare esattamente come tutti gli altri. Una scheda piuttosto anonima con:

  • un numero limitato di parole
  • un numero limitato di foto
  • un voto espresso delle recensioni

Fine. Niente logo, niente immagina coordinata. Niente di niente. Inoltre non c’è spazio:

  • per la tua unicità
  • per le tue tradizioni
  • per i tuoi valori
  • per le attività ricreative che ti costano magari molti soldi e fatica
  • per l’attenzione che metti nelle camere e nel servizio

Soprattutto non c’è spazio per la reputazione che ti sei costruito in tanti anni di duro lavoro.

Come fai con così poco spazio a disposizione a spiegare perché il cliente dovrebbe venire proprio da te invece di andare dal tuo diretto concorrente? Non puoi mostrare nulla della tua filosofia di ospitalità.

In pratica paghi un costo nascosto importantissimo in termini di Brand, l’unica cosa che fa veramente la differenza per il successo di un’attività economica sul lungo periodo.

Costo 3: Le prenotazioni cancellate

Booking.com è una fonte inesauribile di prenotazioni. Ma una serie di vantaggi che la OTA olandese offriva in principio (velocità, semplificazione) adesso sono sempre più ridotti.

La redditività del sito varia al variare della capacità da parte dell’utenza di districarsi in maniera disinvolta nelle pratiche di prenotazione. In alcuni casi raggiungendo tecniche davvero scorrette.

Come per esempio la pratica di prenotare magari mesi prima la camera e disdirla solo due o tre giorni prima dell’arrivo, gratuitamente, quando ormai non hai più tempo per riempire con delle alternative.

Hai mai conteggiato quali sono i costi delle cancellazioni? Se la risposta è no dovresti seriamente cominciare a farlo

Costo 4: La guerra dei prezzi al ribasso

I grandi portali online hanno prodotto due enormi problemi per tutti gli albergatori, non solo del Trentino.

Vediamo il primo.

Appiattendo il brand (come detto nel costo #2) e mettendolo in competizione con altre centinaia di strutture simili hanno costretto gli albergatori alla guerra dei prezzi al ribasso

Quante volte ci siamo sentiti dire “non vengono da me ma vanno da quello dall’altra parte della strada perché la camera costa due o tre euro in meno a notte…”

Costo 5: La sottomissione al cliente

Ma poi c’è un altro problema forse ancora più grave: la sudditanza imposta nei confronti del cliente finale, che può pretendere qualunque cosa con la minaccia di mettere una pessima recensione.

Quanto costano le estenuanti trattative – da gestire al banco davanti ad altri ospiti – di quelle famiglie di 5 persone che prenotano la doppia e se gli dai una camera adeguata per ospitare i loro tre figli, e pretendi il giusto supplemento, ti puniscono con un bel 3 di recensione? 

Quanto costa rincorrere clienti che non rispondono al cellulare e che furbescamente forniscono carte scariche per accaparrarsi offerte prepagate senza prepagare?

E poi soprattutto: ogni volta che c’è un problema tra te e il cliente finale, Booking prenderà sempre la difesa del cliente finale. Ed a te verrà l’esaurimento.

Costo 6: I clienti non sono tuoi

Che poi a pensarci bene i tuoi clienti che arrivano dalle OTA non sono affatto clienti tuoi. Sono clienti delle OTA. 

Infatti non sono venuti da te perché apprezzano le caratteristiche della tua struttura ma perché booking ha messo il tuo hotel nelle prime posizioni per quella particolare persona (sulla base del suo algoritmo che come prima cosa massimizza i Suoi profitti e non i Tuoi). 

Allo stesso modo non puoi sperare che l’anno successivo questi clienti tornino, perché booking deciderà momento per momento, sulla base dei suoi interessi, quale struttura proporre al posto della tua.

E che dire di Genius? È sicuramente una genialata, ma non per te. Certo il cliente apprezza, ma apprezza booking, non te. E la prossima volta prenoterà ancora attraverso booking. E tu continuerai a dare al portale un'importante fetta dei tuoi guadagni.

Come ovvia conseguenza di tutto ciò ti troverai ad avere a che fare con clienti che sono nel tuo hotel e che volendo prolungare la vacanza, invece di venire alla reception, lo faranno attraverso la App di booking. 

Costo 7: Stai delegando un Assett strategico

Tuttavia il costo in assoluto più importante è questo: stai pagando caro un beneficio immediato invece di investire su un beneficio futuro.

Infatti pagando quel famoso 18% che tu dai a booking per ogni prenotazione, stai delegando l’acquisizione clienti ed esternalizzando il marketing della tua struttura. Errore potenzialmente FATALE!

In pratica stai dando l’asset strategico più importante della tua attività di albergatore (quello di trovare nuovi clienti) a qualcuno che è totalmente al di fuori del tuo controllo e che tra l’altro non fa i tuoi interessi.

Qualcuno che se un bel giorno decidesse di toglierti dai risultati di ricerca perché non hai rispettato la clausola XYZ o semplicemente perché qualcun altro lo fa guadagnare di più, ti lascerebbe in un gran bel guaio.

Come faresti infatti a gestire i costi e l’aspetto finanziario del tuo hotel se di colpo venissero a mancare tutte le prenotazioni che provengono dalle agenzie on-line? Pensaci la prossima volta che sceglierai di utilizzare uno di questi grandi portali.

Conclusione

Come hai potuto vedere, i costi nascosti delle OTA (Online Travel Agency) sono ben superiori a quelli diretti che devi spendere ogni volta che arriva la fattura. 

Affidarti interamente a questi fornitori oltre a non essere per niente economico è molto pericoloso perché non ti permette di esprimere la tua unicità e soprattutto non ti permette di crearti un tuo sistema di acquisizione clienti.

Se ti trovi in una situazione come questa la cosa migliore che puoi fare è cominciare ad occuparti del tuo Marketing. Magari affidandoti a professionisti del settore.

Questo è esattamente ciò di cui ci occupiamo all’interno di Dolomithink, la prima agenzia di marketing turistico in Val di Fassa.

Se vuoi iniziare un percorso che ti aiuti a migliorare il Marketing della tua struttura ricettiva, al fine di aumentare prenotazioni, clienti e fatturato senza dover dipendere da entità sulle quali non hai il controllo, allora abbiamo pensato al primo mattone della tua nuova strategia.

Per approfondire visita la pagina del Marketing Check Up.

Oppure scopri nel dettaglio cosa possiamo fare per te.
Troverai diverse soluzioni ma l'obbiettivo è solo uno:
MIGLIORARE LA TUA ATTIVITÀ!

Sei un albergatore? Esistono soluzioni a quello che potrebbe essere un tuo grande problema.

Sei un albergatore?
Riusciresti a far fronte ad un repentino ed importante calo del fatturato?

Nonostante la Val di Fassa abbia indubbie risorse naturali ed un patrimonio ambientale e turistico tra i primi al mondo, vi sono alcune insidie che gli albergatori e gli esercenti del settore ricettivo in Valle sottovalutano drasticamente.

I dati parlano chiaro (FONTE).

  • Il numero di presenze nella stagione Invernale 2018/2019 registra un -5% rispetto all’anno precedente. 

  • Nuovi hotel vengono aperti in tutta la Regione Trentino

  • Cresce sempre di più il numero di strutture extra-alberghiere (affittacamere, B&B, appartamenti) ed il numero di turisti, soprattutto esteri, che privilegiano tali soluzioni rispetto alla vacanza in albergo

  • L’attività promozionale delle Valli limitrofe si fa sempre più forte ed organizzata

Insomma cresce la concorrenza ed il numero di esercenti che cercano di attirare un numero di turisti in diminuzione (seppur lieve).

Il risultato è che per l’albergatore medio diventa sempre più difficile riuscire a riempire le camere nei momenti dell’anno che non sono di altissima stagione.

Ma questo è solo l’inizio

A fine settembre è fallito Thomas Cook, un gigante mondiale del turismo ed il suo tonfo, insieme a quello della controllata Neckermann, ha creato un bel po di problemi agli imprenditori trentini.

Qualche settimana prima erano falliti altri 5 grandi Tour Operator europei. Mentre non si contano più i fallimenti nel settore italiano, dove non esistono più grandi marchi come Viaggi del Ventaglio e Valtur (FONTE).

Il mondo del turismo sta affrontando un cambiamento epocale e sono certo che tu ne conosca il motivo: l’avvento di Internet ed il monopolio dei grandi portali internazionali (Booking, Expedia e Airbnb in primis)

Quante delle tue prenotazioni dipendono da te?

Sicuramente è innegabile che questi colossi offrano grandi servizi ad un modico prezzo. Dopotutto a chi non farebbe piacere ricevere prenotazioni senza:

  • dover fare fatica

  • investire in marketing e comunicazione

  • assumere personale incaricato di cercare nuovi clienti

  • il tutto pagando solo una modica cifra e solo se effettivamente il portale ti porta il cliente?

E’ così che piano piano i grandi portali entrano dentro alla tua struttura, ti portano i clienti (perché indubbiamente sono bravi a farlo) ed assumono il controllo delle tue prenotazioni.

Perché anche qui le statistiche sono chiare: più del 50% delle strutture alberghiere DIPENDE da Booking.

Il che, se ci pensi, è molto pericoloso.

Che succederebbe infatti se Booking o un altro tuo fornitore decidesse di non voler più a fare affari con te? Che succederebbe se un gigante del genere, in modi del tutto insospettabile, fallisse? 

Mi dirai che è impossibile… ma non lo si diceva anche di Thomas Cook?

Perciò supponiamo che per qualche motivo i grandi portali non ti procurino più prenotazioni e clienti. Che il loro contributo da un giorno all’altro vada a ZERO.

Che succederebbe ai tuoi conti? Riusciresti a far fronte ad un repentino ed importante calo del fatturato? Avresti il capitale necessario a coprire i costi? 

Una volta un albergatore mi ha detto:
problemi in Val di Fassa? Impossibile

Lo ricordo molto bene, dopo una cena con i colleghi abbiamo avuto modo di parlare con un gruppo di albergatori della Valle. 

E preso dalla curiosità e dal senso critico tipico di un esperto di Marketing ho chiesto: “ma voi siete proprio sicuri che qui in Valle non ci possano essere problemi di calo delle prenotazioni?”

Alcuni imprenditori in quel preciso momento mi hanno risposto sorridendo: “vi siete guardati in giro? Pensi che noi albergatori possiamo avere problemi qui?”

Poi dopo qualche mese è arrivato Thomas Cook e alcuni di loro si sono ritrovati, da un giorno all’altro, con un buco di svariate decine di migliaia di euro totalmente impreviste.

Che cosa dovrebbe fare un albergatore accorto?

Quello che consiglierei ad un imprenditore del settore è ciò che consiglierei a qualunque imprenditore di qualunque settore.

Preoccuparsi di creare un sistema di generazione clienti così da diventare  indipendente da portali, tour operator ed altre entità sulle quali non si ha alcun controllo

Perché fondamentalmente quello dovrebbe essere il primo compito e la prima preoccupazione di ogni imprenditore: assicurarsi di non farsi mai mancare i clienti

E guarda che questo è vero per tutti i settori:

  • un ristoratore fornisce cibo e pietanze ma il suo vero obiettivo primario dovrebbe essere quello di portare clienti nel suo ristorante
  • un noleggio sci o mountain-bike fornisce attrezzatura tecnica ma il suo vero obiettivo primario dovrebbe essere quello di portare persone dentro al negozio
  • un albergatore fornisce ospitalità ma il suo vero obiettivo primario dovrebbe essere quello di portare persone in albergo

Delegare questa attività così strategica a qualcun altro è un problema molto serio che espone a pericoli potenzialmente fatali per l’attività.

Con questo non sto dicendo che bisogna cancellare gli accordi esistenti con i tour operator e non fare più affidamento sui grandi portali. Questi infatti sono strumenti molto importanti che possono essere utilizzati con profitto dentro ad una opportuna strategia,

Quello che però bisogna evitare e di dipendere da essi perché nel momento in cui dovessero decidere di cambiare accordi (a tuo sfavore) o clienti (in favore magari di un tuo concorrente) tu ti troveresti in una gran brutta situazione.

Devi occuparti di Marketing

Quello che devi fare è semplicemente occuparti del marketing della tua struttura. Il marketing è quella scienza economica che si occupa esattamente di trovare clienti, aumentare profitti e consolidare il brand della tua struttura.

Non devi per forza farlo da solo. Puoi avvalerti di consulenti e agenzie, purché siano moderne ed al passo con i tempi (per essere chiari: avere un bel sito e fare social media non è più sufficiente)

Occuparsi del marketing della propria struttura è infatti un'attività che ripaga ampiamente dell’investimento fatto. 

Infatti non stiamo parlando, o almeno non solo, di migliorare la propria comunicazione così come ti consiglierebbe la solita Web agency, ma di ottenere risultati diretti come per esempio:

  • ottenere un sistema di acquisizione clienti che possa portarti prenotazioni quando servono, senza dover dipendere da altri.
  • Differenziare il tuo brand rendendolo unico agli occhi dei potenziali clienti ed esaltando i tuoi punti di forza nei confronti delle altre strutture
  • non temere le code di stagione perché hai sempre la possibilità di riempire le camere  grazie ad un’offerta ben congegnata
  • attirare esattamente il tipo di clientela che piace a te, e non quella che ti fornisce il solito portale di prenotazioni online
  • fidelizzare la clientela (fino al punto in cui ti è utile) e massimizzare i profitti strutturando un’offerta che non sia solo la camera ma che punti al turismo esperienziale

Questo è esattamente ciò di cui ci occupiamo all’interno di Dolomithink, la prima agenzia di marketing e comunicazione per il turismo in Val di Fassa.

Se vuoi iniziare un percorso che ti aiuti a migliorare il Marketing della tua struttura ricettiva, al fine di aumentare prenotazioni, clienti e fatturato senza dover dipendere da entità sulle quali non hai il controllo, allora abbiamo pensato al primo mattone della tua nuova strategia.

Per approfondire visita la pagina del Marketing Check Up.

Oppure scopri nel dettaglio cosa possiamo fare per te.
Troverai diverse soluzioni ma l'obbiettivo è solo uno:
MIGLIORARE LA TUA ATTIVITÀ!