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Negli ultimi giorni l’impatto del coronavirus ha completamente stravolto il mondo del marketing turistico. Ed anche le nostre abitudini, i nostri spostamenti e tutta la nostra vita.
Solamente qualche settimana fa stavo programmando una permanenza di alcuni giorni in Trentino, nel cuore delle Dolomiti, dove con alcuni soci ho fondato una agenzia di Web Marketing Turistico.
La “gita” sarebbe stata l’occasione per lavorare su alcune strategie di marketing da presentare agli albergatori della Val di Fassa. Ma naturalmente speravo anche di sciare nel magnifico comprensorio del Dolomiti Superski. Unire l’utile al dilettevole insomma…
E poi è arrivato il Coronavirus. E tutto è cambiato. Stazioni sciistiche chiuse. Quarantena forzata. Un intero paese bloccato. Chi avrebbe mai potuto dirlo solamente un mese fa?
Il coronavirus per il turismo è stata chiaramente una batosta colossale. E’ stato il primo settore economico ad essere colpito e non si vede una via d’uscita a breve.
Questo ha fatto precipitare molti albergatori, molti ristoratori ed un notevole numero di professionisti e lavoratori dell’indotto nella crisi più grave dalla fine della II Guerra Mondiale.
Innanzitutto l’Italia è e sarà sempre il paese più bello del Mondo.
Nonostante le polemiche di qualche giorno fa (la caccia all’untore di chi voleva sottrarci preziose quote di mercato, come Francia e Spagna) ora che tutti stanno subendo la stessa crisi la percezione cambia a livello planetario
Le nostre bellezze naturali, artistiche ed enogastronomiche continueranno ad attrarre turisti da ogni angolo del Pianeta. Ed appena questa crisi finirà, proprio il turismo sarà uno dei settori che più velocemente esploderà al rialzo.
Inoltre a causa della “bellezza” che ci circonda non ci siamo mai preoccupati di investire nel marketing per il turismo. Mentre altri paesi lo hanno fatto e sono attualmente molto più avanti di noi.
Se recuperiamo il tempo perduto possiamo fare un enorme balzo in avanti e ripartire con ancora più decisione una volta che la crisi sarà finita.
Per questo motivo ho preparato 13 consigli su cosa fare per il turismo durante il coronavirus. Spero con questo mio contributo da esperto di web marketing turistico di dare loro alcuni elementi di riflessione e spunti pratici per gestire la crisi
La prima cosa che è necessario comprendere è anche la più importante di tutte: devi stare a casa ma non puoi stare fermo.
A meno che tu abbia già deciso di chiudere (ragionamento che per alcuni potrebbe essere una scelta logica, per molti altri purtroppo una necessità) devi assolutamente mettere in campo le tue migliori risorse mentali per gestire la situazione e prepararti al futuro.
Provo a dirlo in modo più chiaro:
La verità, non posso nasconderlo, è che molte aziende falliranno (non solo nel turismo) e che solo i più preparati sopravviveranno. Perciò continua a leggere e concentrati, così da rimanere fra coloro che avranno più possibilità di ripartire.
Non si sa quando arriverà la ripresa. Ma quando arriverà bisognerà che tu sia pronto ad intercettarla. Ciò significa che le tue infrastrutture di web marketing turistico dovranno essere “allo stato dell’arte”.
Perché le infrastrutture digitali?
Perché il turismo, già prima di questa crisi era tra i settori a maggior tasso di prenotazione e consumo online. Dopo il coronavirus lo sarà ancora di più.
Pensaci… siamo bloccati tutti i giorni in casa a guardare freneticamente internet e social network. Nelle prossime settimane diventeremo totalmente dipendenti dal digitale, ancora più di prima.. Il mondo cambierà e diventerà ancora più “mobile”.
Per questo motivo devi assicurarti che:
Perciò, ora che hai molto tempo a disposizione, approfittane per fare un check completo della tua situazione digitale. Ora più che mai questo elemento sarà fondamentale
Se le tue infrastrutture digitali sono già a posto, allora puoi pensare di investire nel web marketing turistico.
Si tratta di un’attività che forse finora hai sempre sottovalutato. Anzi, se sei iscritto alle OTA hai sempre delegato questa componente strategica del tuo business a Booking, AirBnb, Trivago, TripAdvisor ecc.…
In pratica hai dato a qualcun altro l’unico vero compito che dovrebbe essere tipico di ogni imprenditore: trovare nuovi clienti
Poi succede che Booking, come in seguito alla crisi Coronavirus, dimostra qual è l’unica cosa che conta per lui: i SUOI clienti. Quelli che prenotano nella TUA struttura attraverso le SUE pagine. E ti impone rimborsi selvaggi e clausole che vanno tutte contro di te.
Cose che devi necessariamente accettare perché le tue prenotazioni dipendono in larga misura proprio dal colosso Olandese.
Tutto ciò non accadrebbe se tu avessi un TUO sistema di marketing turistico, che attraverso TUE campagne opportunamente ottimizzate ti permettesse di acquisire clienti TUOI in modo prevedibile e misurabile.
Sei ancora in tempo per farlo. Ma devi cominciare a pensarci ora. Sfrutta questa difficoltà globale come un “vantaggio” rivedendo le tue strategie di marketing oppure, se ancora non ce l’hai, creandone una ad hoc.
Cosa fare per il turismo durante in Coronavirus?
Il fatto che la tua struttura sia chiusa o vuota non significa che non devi più farti vedere. Molti tuoi clienti probabilmente si chiedono se sei aperto, se stai bene, se dalle tue parti è tutto ok...
Quindi è già una buona norma farti vedere e far sapere a tutti coloro che ti conoscono che ci sei, che anche tu stai stringendo i denti per il brutto momento ma che non vedi l’ora di poterli riabbracciare appena tutto sarà finito.
Inoltre in questo momento siamo tutti a casa ed abbiamo un sacco di tempo libero. Farsi vedere con dei post intelligenti e mirati sui social significa entrare in contatto con molta gente che magari ancora non ti conosce ma che potrebbe aver voglia di farlo.
Una strategia di marketing turistico da non sottovalutare
E poi non tutti sono preoccupati. C’è probabilmente chi sta già pensando alle vacanze e se catturi la sua attenzione ora potrebbe ricordarsi di te quando verrà il momento.
Un errore che ho visto fare spesso in questi giorni è quello di abbassare i prezzi sperando così di intercettare la domanda bassa del momento. E’ un errore grave per tre motivi importanti:
E’ possibile che venga il momento di abbassare i prezzi in futuro. Ma adesso non è sicuramente il momento
Quello che invece potresti fare è creare alcune offerte molto precise che ti possano fornire un minimo di liquidità, merce rara e di grande importanza di questi tempi.
La quarantena aumenta clamorosamente la voglia di uscire e di festeggiare. E’ probabile che quando tutto sarà finito, se i tempi saranno contenuti, ci sarà un’esplosione di domanda.
Puoi intercettare una parte di quella domanda già ora, proponendo offerte per un periodo avanzato dell’anno e facendoti dare un piccolo anticipo che puoi usare per ricavare flusso di cassa.
Devi stare molto attento alle clausole di cancellazione. Ma puoi anche aggirare il problema creando coupon che a fronte di una caparra immediata danno diritto all’accesso alla struttura in qualunque momento
In questo punto usciamo dal marketing ed entriamo nel management. Ti ho già detto che il futuro non sarà facile. Ma ciò non vuol dire che non lo si possa pianificare
Infatti prevedere che cosa potrà accadere ti mette immediatamente in posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza.
Ecco cosa devi fare: immagina 3 possibile scenari.
Il tuo obiettivo deve essere quello di sopravvivere e di agganciare la ripresa.
Come puoi fare? Ragiona su tutte le tue possibilità. Poi immagina quello che farai in ognuno degli scenari:
Non sono risposte facili. Ma provare a dare una risposta è meglio che non fare nulla. Quello che devi fare non è lamentarti ma prepararti. Devi trovare il punto di pareggio in ognuno dei 3 scenari possibili
Che ti piaccia o no c’è qualcosa di cui possiamo davvero vantarci: il modello italiano per la gestione dell’epidemia.
Infatti uno dopo l’altro, tutti i principali paesi del mondo stanno replicando, passo dopo passo, esattamente lo stesso sistema di “chiusura” che hanno messo in piedi gli italiani.
Tutto ciò ha ripercussioni che stanno davvero cambiando il mondo e che lasciano il posto a conseguenze del tutto imprevedibili. Basti pensare che nel momento in cui scrivo più di 10 paesi europei hanno ripristinato le frontiere ai confini.
Che ripercussioni ha tale fenomeno sul Turismo? Una conseguenza è chiarissima: quest’anno potremo scordarci totalmente il turismo estero.
Fino a qualche settimana fa la motivazione era agghiacciante: era passata l’idea che l’Italia fosse l’untore del Mondo.
Oggi in realtà la percezione è totalmente diversa. Siamo tutti sulla stessa barca, si prospettano mesi di quarantena globale e un ritorno prepotente del nazionalismo.
Significa che il turismo in Italia probabilmente quest’anno si baserà quasi totalmente sul consumo interno. E forse (ci sarebbe d augurarselo) su quello cinese.
Come impatta questo suoi tuoi conti? Ragionaci attentamente
Considera anche che il turista italiano (o quello cinese) è tendenzialmente diverso da quello europeo
Puoi cambiare target riposizionando l’attività per accogliere prevalentemente turisti in lingua italiana? Quali cambiamenti dovrai apportare al tuo modello di business per sfruttare questa nuova situazione?
Tutti gli esperti sono concordi: anche quando riprenderà il mercato non avrà quell’eccesso di domanda che ha caratterizzato gli ultimi anni. Possiamo dimenticarci l’over-tourism.
Nelle fasi iniziali della ripresa sarà necessario andare a prendersi i clienti uno per uno sottraendoli alla concorrenza.
Il primo passo per farlo è differenziarsi.
Non c’è più tempo di quelle strutture che puntano ad accogliere “un po' tutti”. Bisognerà invece rivolgersi prevalentemente ad uno ed un solo target, cercando di diventare il leader, nella propria posizione geografica, per quel particolare segmento di clientela turistica.
Anche in questo caso si tratta di marketing. Lo studio del posizionamento di mercato è il primo passo di ogni piano di marketing
Ecco alcune domande che possono aiutarti a capire meglio:
Ragiona: se hai sempre voluto cambiare target e non lo hai mai fato, questo potrebbe essere il momento migliore per farlo.
Quante volte ti sei lamentato del fatto che non hai mai tempo per fare certe cose?
Sempre presi come eravamo a lavorare in regime d’emergenza ed a sistemare i vari casini dell’attività, abbiamo accumulato nel tempo una lunga serie di attività da fare, anche importati e strategiche.
Ecco… ora hai tutto il tempo che desideri. E zero scuse.
Ma non solo! Puoi sfruttare il momento per alcune attività che ti aiuteranno a trasformare la tua attività da “gestione familiare” ad una “gestione aziendale”
Sto parlando di processi, protocolli e sistemi di lavoro.
Avere un sistema di questo tipo è quello che ti permette di delegare le attività con successo. Di emancipare la tua azienda dalla tua persona e di fare si che non debba sempre essere tu al centro di ogni attività.
Lo dico in modo diverso: il tuo compito è quello di gestire l’attività da un punto di vista economico finanziario e di fare marketing per trovare nuovi clienti, non aggiustare il rubinetto che perde o fare le fatture.
E’ necessario che in azienda ognuno sappia cosa fare e che ci siano persone che, basandosi su procedure scritte, sappiano formare il nuovo personale, così da rendere superflua la tua presenza.
Non c’è mai stato momento migliore di adesso per farlo.
Questa crisi deve anche farci ripensare il modo in cui noi italiani facciamo turismo. Bisogna in particolare pensare in maniera importanti al marketing territoriale ed al marketing di destinazione.
Sono troppo pochi infatti gli esempi in Italia nei quali strutture, imprenditori, comunità ed istituzioni collaborano all’unisono per accrescere la bellezza e l’offerta turistica delle nostre destinazioni.
Bisogna pensare al fatto che l’unione fa davvero la forza e che l’unione di tutti produce un risultato superiore alla somma dei singoli.
Fai rete con i tuoi colleghi. Trovate insieme soluzioni per arricchire l’offerta turistica della tua zona. Proponete alle vostre istituzioni di investire nel marketing di destinazione.
Ne guadagnerete tutti.
Adesso qualche suggerimento pratico per chi ha già campagne di marketing che funzionano e che magari rendono bene. Ecco alcuni consigli che ho visto funzionare in questo periodo:
Ricorda che il Marketing è un processo ed ha bisogno di tempo e costanza. Anche durante le crisi.
In quest’ultimo punto torno a ribadire quanto detto all’inizio. Sebbene questo momento sembri tragico (e per certi versi lo sia), le crisi esistono da sempre. Ed hanno tutte una caratteristica comune: quando ci sei dentro sembra impossibile rivedere la luce.
In verità la luce c’è e ci sarà sempre, come c’è sempre stata. Solo che sarà una lue probabilmente diversa da quella esistente prima della crisi.
L’Italia ha caratteristiche uniche al Mondo. E continuerà ad averle anche quando il Coronavirus sarà un brutto ricordo. Tuttavia è necessario che il nostro modello di ospitalità cambi e diventi più efficiente e moderno.
Ricorda: durante questi momenti di difficoltà non sopravvive il più forte ma quello che si adatta meglio.
Adattarsi in questo momento significa non fermarsi ma bensì ragionare con senso critico, avere lungimiranza e progettare la ripartenza.
Studiare, fare analisi, affidarsi a consulenti preparati, analizzare il proprio database clienti, ipotizzare scenari e fare previsioni… sono tutte attività che faranno la differenza nel nuovo mondo che ci attende e che daranno a chi pianifica in anticipo la possibilità di prosperare appena tutto questo incubo sarà finito.